Anche quando viaggi, pensaci due volte.
La tua scelta, una fra tante (o forse no).
Ogni scelta nella nostra vita ha delle conseguenze, lo sappiamo. Le scelte relazionali, quelle lavorative ….dove abitare, con chi stare, che compromessi fare. Le scelte che prendiamo ci portano a vivere un possibile scenario, piuttosto che un altro.
Ci sono scelte, molte più di quanto si pensi, che non hanno conseguenze solo su noi stessi o sulle (relativamente poche) persone che ci stanno intorno. Ci sono scelte che partono da un punto, le cui conseguenze arrivano in un altro, potenzialmente molto lontano.
Sono scelte individuali, che sommate ad altre scelte di singole persone costituiscono scelte di gruppo e di massa. Le conseguenze di questa “somma di scelte” sono chiaramente impattanti.
Il turismo è una delle esperienze più arricchenti che possiamo vivere, ma implica anche una responsabilità. Spesso si sceglie un viaggio o una vacanza in base alla meta, alle attività da fare e alle esperienze da vivere, dimenticando che ogni scelta che facciamo in questo ambito ha un peso. Dal tipo di viaggio che scegliamo, fino a come interagiamo con l’ambiente e le comunità locali, ogni aspetto della nostra esperienza turistica è una scelta che può favorire la sostenibilità o contribuire a peggiorare le condizioni ambientali, sociali e umane. Infatti, il turismo responsabile non è solo una questione di sostenibilità ambientale: significa anche essere consapevoli del nostro ruolo come visitatori, del rispetto delle culture e delle tradizioni locali, e della necessità di contribuire positivamente alle comunità che visitiamo. Scegliere di viaggiare in modo responsabile vuol dire informarsi, rispettare l’ambiente, e promuovere pratiche che non solo preservano il luogo, ma migliorano anche la vita di chi lo abita.
Una delle sfide principali relative all’adozione di pratiche di turismo responsabile è la mancanza di consapevolezza e di comprensione tra i viaggiatori, gli operatori turistici e le comunità locali dei principi e delle pratiche del turismo responsabile.
Sailsquare è una piccola società, ma con alle spalle una grande community di viaggiatori amanti del mare, e noi del team crediamo che l’impatto maggiore che possiamo avere sia quello di promuovere costantemente, nei confronti delle migliaia di persone che animano la nostra community, una cultura di rispetto dell’ambiente marino e uno stile di viaggio a basso impatto ambientale.
Riflettiamo quindi su cosa possiamo fare. Possiamo scegliere di viaggiare meno, ma meglio, investendo tempo e risorse in esperienze significative. Possiamo optare per mezzi di trasporto sostenibili, sostenere le attività locali e rispettare i luoghi che visitiamo. Ogni piccolo gesto, dal rifiutare la plastica monouso a bordo all’utilizzo di prodotti appositi, contribuisce a un turismo che ha un impatto positivo.
Cosa fare e non fare: non consigli, ma riflessioni.
Non avere fretta.
La vita di tutti giorni è già spesso frenetica e caratterizzata da ritmi folli. Almeno in vacanza goditi i tramonti, i momenti, le persone, le chiacchierate in compagnia, le risate. Non avere la pressione di puntare lo spillo sulla mappa o di spuntare i luoghi su una lista, assapora ogni momento e lascia che sia il vento a guidarti nella scoperta del territorio.
La bellezza del viaggio sta anche nel permettersi di essere presenti, senza preoccupazioni per la meta finale. Non serve affrettarsi: ogni tappa è un'opportunità per imparare e assaporare appieno ciò che ci circonda, sia nelle piccole cose che nei grandi momenti.
Fatti avanti.
Se pensi che si possa fare di più per garantire il rispetto dell’ambiente, fatti avanti e non aver paura di intervenire: dì la tua, anche in barca. A bordo, ogni gesto può fare la differenza, e non bisogna aspettare che qualcun altro prenda l'iniziativa. Vengono usati i piatti di plastica? Non viene fatta la raccolta differenziata? Non c’è attenzione ai rifiuti in mare? Puoi parlare direttamente con lo skipper oppure, se preferisci, puoi raccontare a noi la tua esperienza: siamo sempre pronti ad ascoltare e a chiedere chiarimenti sulla condotta a bordo.
Ogni piccolo cambiamento, se condiviso, può contribuire a rendere la barca un luogo più ecologico e rispettoso dell’ambiente.
Scegli luoghi sensati.
Molti luoghi sono presi d'assalto, perchè di moda, perchè promossi da celebrità sui social o perchè sono semplicemente entrati nel pensiero comune in termini di località “must see”. Sebbene queste mete siano bellissime, possono risultare soffocanti e prive di quella serenità che cerchiamo durante una vacanza. Scegli di scoprire luoghi meno conosciuti ma altrettanto meravigliosi ma meno battuti, di cui sicuramente apprezzerai non solo la bellezza ma anche l’atmosfera di serenità e di esclusività, senza dover sgomitare con altre centinaia di persone.
Scoprire luoghi meno battuti ti offre l’opportunità di vivere una vacanza più autentica: un viaggio che arricchisce l’anima, senza il peso della moltitudine.
Modera le pretese.
Frigo, freezer, forno, macchina del ghiaccio, spillatrice per la birra, macchina del caffè a cialde, impianto audio e aria condizionata. Volendo ci sono barche a vela con tutti questi servizi, che certamente garantiscono un alto grado di comfort ma allontanano anche un po’ da quello che è lo spirito vero di una vacanza in barca a vela: vivere in mare, con ciò che è necessario, senza arrivare all’estremo di essere scomodi, ma anche senza pretendere le comodità di casa.
La vita di bordo ti toglierà qualche comfort, ma ti regalerà tante emozioni e benessere interiore.
Spendi qualcosina in più, inquina qualcosina in meno.
In barca ci si lava principalmente in mare, utilizzando poi l’acqua dolce del doccino per sciacquarsi. Ci sono prodotti appositi la cui formulazione permette sia di “far scivolare” meglio il sale dalla pelle e dai capelli, sia di rilasciare direttamente in mare meno sostanze chimiche inquinanti. Vanno benissimo i saponi e gli shampoo solidi, oppure shampoo-doccia fatti apposta che si trovano online, come ad esempio sul sito di Bodysailing.
Se puoi, scegli con cura ciò che porti a bordo: l’ecosostenibilità non è un sacrificio, ma una scelta che preserva la bellezza del mare. Investire in prodotti di qualità è un modo per inquinare meno e vivere una vacanza più consapevole.
Ma una vacanza in barca a vela è davvero meno impattante?
Mettendo a confronto le emissioni di carbonio dei principali mezzi di trasporto la barca a vela si presenta come la soluzione più ecologica per viaggiare: è infatti 15 volte meno inquinante dell’aereo e, per comprendere meglio con un paragone, si può dire che l’impatto di una una traversata atlantica in barca a vela è simile a quello di un viaggio da Parigi a New York in bicicletta.
Ovviamente questo risultato presuppone che lo spostamento avvenga solo ed esclusivamente grazie al vento e non con l’uso del motore, e soprattutto vale per un tragitto come la traversata atlantica, che prevede venti sempre presenti: se ben pianificata, può essere appunto fatta anche senza il motore, per tutto il suo tragitto. Le barche da traversata sono inoltre spesso dotate di pannelli solari e generatore idroelettrico, che permettono di produrre l’energia necessaria per la traversata (pilota automatico, computer di bordo, attuatori idraulici) senza dover utilizzare un generatore.
Dopo questo esempio un po’ estremo, torniamo alla realtà: non tutte le imbarcazioni sono dotate delle ultime soluzioni in fatto di generazione elettrica, ed è per questo che un viaggio su una barca a vela tradizionale mostra un impatto di carbonio più elevato rispetto a quello di barche come sopra citate. Il comfort a bordo delle barche a vela moderne inoltre richiede più energia per il funzionamento e quindi produce sensibilmente più emissioni. Secondo le stime, il bilancio di carbonio di un viaggio in barca a vela rimane comunque molto più ecologico di tutti gli altri mezzi di trasporto in termini di CO2. Questo basso impatto ambientale è ulteriormente rafforzato dal fatto che su una barca a vela si instaura una sorta di “micro-società”, regolata dall’economia delle riserve idriche, dall’uso parsimonioso dell’energia e dal consumo di prodotti freschi e locali. Le risorse devono essere utilizzate con moderazione, e non è quindi possibile fare docce prolungate, lasciare le luci accese o rimanere ore davanti a uno schermo.
L’impronta di carbonio di un viaggio non cattura l’interezza degli impatti ambientali di un mezzo di trasporto. È importante integrare nell’equazione le infrastrutture necessarie per il loro utilizzo (aeroporti, stazioni, strade, porti, ecc.), le operazioni di manutenzione (cambi d’olio, verniciature protettive, sostituzione di pezzi, ecc.) e le esternalità negative generate dall’uso (inquinamento acustico di una strada, spostamento delle popolazioni durante la costruzione di una ferrovia, danneggiamento dei fondali marini con un’ancora, ecc.). Anche se ci sono ancora molte migliorie da fare, i viaggi in barca a vela mostrano livelli di inquinamento molto bassi, ben inferiori alle altre alternative turistiche e di trasporto.
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