Con una costa irregolare e contornata da centinaia di splendide calette e baie, i velisti troveranno facilmente riparo su quest’isola, come fecero in passato l’ammiraglio Nelson e i pirati. L’isola ha mantenuto negli anni un accento distintamente inglese; lo si percepisce a St John’s, l’animata capitale, nell’affascinante English Harbour, negli storici forti e nei resti del passato coloniale. Ma Antigua è anche un’isola caraibica per eccellenza, piena di villaggi dai colori pastello, odore di rum e gente dallo sguardo vivace pronta ad accogliervi con un ampio sorriso. Half Moon Bay è senza dubbio la spiaggia più bella dell’isola, una mezzaluna di sabbia bianca bagnata da acque limpidissime, si trova nella zona sud-orientale non ancora urbanizzata. Imperdibile è anche Rendezvous Bay, la spiaggia alla fine della foresta; difficilmente raggiungibile via terra e per questo poco frequentata, si raggiunge comodamente a bordo di una barca. Curiosi e particolari sono i Pillars of Hercules, ammirandoli dalla barca si apprezza meglio la loro formazione che ricorda una schiera di soldati di roccia scolpiti da vento, pioggia e onde.

L’isola di Antigua è anche un’isola di festa. Ospita infatti diversi eventi durante tutto l’anno: il Calypso Spektakula a Maggio, il Romantic Rhythms a Giugno e il Festival delle Mongolfiere a Ottobre. Ma è il carnevale il vero fulcro delle celebrazioni di un popolo che quando festeggia mette in mostra allo stesso tempo il proprio dolore e la gioia di vivere. Inizia l’ultima settimana di luglio e per dieci giorni seguono festeggiamenti uno dopo l’altro. Un incredibile caleidoscopio di colori, costumi e sfilate e un fiume di persone che si riversa nelle strade per ballare tutta la notte. È l’unico carnevale dei Caraibi che si svolge in piena estate e che non ha alcun legame con la tradizione della festività pre-quaresimale. Ad Antigua la festa in maschera celebra la liberazione dalla schiavitù e dal 1834, si tramuta non solo in una sfilata di carri, ma anche in una sentita competizione musicale con decine di gruppi che si sfidano giorno e notte.

L'Antigua Sailing Week è un evento nautico di fama mondiale che si tiene ogni anno proprio ad Antigua. La durata è di una settimana, nel periodo tra fine aprile e inizio maggio, durante la quale si susseguono una serie di regate nelle acque cristalline intorno all’isola. Gareggiano diverse categorie di imbarcazioni, dalle grandi barche da crociera agli yacht da regata più piccoli. Ciò che rende questo evento così speciale è l’atmosfera festosa che si crea intorno. Oltre alle competizioni, ci sono feste, eventi sociali e attività di intrattenimento lungo la costa che creano un’esperienza di condivisione della passione per la vela e della cultura caraibica. Un evento sportivo in un contesto paradisiaco, imperdibile per gli appassionati velisti.

Emerge solo pochi metri dall’acqua ma offre scenari di natura rigogliosa con piantagioni di frutta tropicale, colonie di uccelli multicolore e acque smeraldo. Per i velisti è una tappa interessante soprattutto perché, a differenza di Antigua, non è stata toccata dal turismo di massa; chi la scopre a vela ha l’impressione di trovarsi in un vero e proprio paradiso perduto. L’isola è particolarmente pianeggiante con il punto più alto di soli 40 metri s.l.m., motivo per cui quando si dirige la prua verso la sua direzione, ci si accorge di questo atollo solo all’ultimo momento. A Barbuda non c’è un porto, ma numerosi ancoraggi, tra cui uno dei più suggestivi è la Baia della Principessa Diana, nel sud dell’isola. Questa baia sottovento è perfettamente protetta e l’accesso da nord-ovest è facile anche se si arriva di notte. Ancorare qui è semplice, ci sono solo alcuni reef da evitare, ma la limpidezza dell’acqua vi permetterà di identificarli senza problemi. Quasi tutti gli abitanti di Barbuda, poco più di 1.500 persone, vivono nell’unico villaggio: Codrington. Questo si trova un po’ lontano dall’ancoraggio, ma su questo piccolo atollo è facile trovare un passaggio via terra. Sulla strada si può sostare per mangiare un hamburger di cervo o del famoso pesce tropicale Mahi-Mahi. Nel villaggio si trovano alcuni generi alimentari, ma non ci si deve aspettare di trovare un minimarket. C’è un distributore di benzina, ma dovrete portare le taniche fino alla barca. Quindi è meglio tenerlo in considerazione quando stilate l’itinerario.

Per secoli è stato l'Eden degli uccelli che qui venivano a nidificare. Era ricoperta di verde, con piante e fiori e un manto di muschio che la rendeva solida e rigogliosa. Non aveva spiagge, baie, era praticamente disabitata… un paradiso! Successivamente invasa da capre e topi e abbandonata dall’uomo, l’isola fu ridotta a un pugno di rocce spoglie. Nel 2016 gli ambientalisti hanno iniziato un’opera di recupero che ha portato nel 2018 alla totale sanificazione. Il cambiamento è stato immediato, sono tornati gli uccelli, le lucertole, la vegetazione e gli insetti. Un trionfo della natura che ha ristabilito il vecchio equilibrio di flora e fauna. Oggi Redonda è un vero e proprio spettacolo della natura; secondo gli esperti è destinata a diventare il nuovo parco naturale dei Caraibi.