Pochi sanno che i 3 faraglioni di Capri, chiamati così dalla tradizione locale di accendere grandi fuochi sulle coste per segnalare la rotta ai navigatori notturni, come fossero dei fari, hanno anche un nome proprio. Sono il faraglione di Terra o Stella, quello di Mezzo o Saetta, e quello di Fuori. La loro origine è dovuta alle acque carsiche che assieme alle condizioni atmosferiche hanno scavato la roccia fintato da creare questi scogli monumentali. Oggi sono conosciuti in tutto il mondo, anche grazie ai numerosi registi che li hanno immortalati nelle loro pellicole. Come dargli torto… creano un panorama fantastico che non ci si stanca mai di ammirare, specialmente se osservato da vicino su una barca a vela!

Il luogo perfetto per fermarsi in rada riparati dalla brezza, ma non solo. Sant’Angelo è un borgo marinaro ma elegante situato a sud dell’isola e collegato ad essa tramite un unico lembo di spiaggia. Le sue case colorate e il porticciolo turistico lo contraddistinguono da sempre, mentre le boutiques e i ristorantini ne hanno fatto un degno concorrente di Capri. Da ammirare assolutamente dopo il tramonto dal pozzetto della propria barca: illuminato nella notte si staglia sul mare con la sua semplicità e un fascino immortale.

A Procida non si può fare a meno di visitare i luoghi resi celebri da Massimo Troisi nel suo ultimo film. Innanzitutto la Corricella, il borgo di pescatori fatto di case color pastello, così colorate per poterle riconoscere anche dal mare aperto. La maggior parte del film è ambientata proprio qui, e infatti qui si trova La locanda del Postino, dove è ancora possibile fermarsi per un pranzo o solo per assaporare un buon caffè. Potrete decidere di immedesimarvi nei pescatori che cercavano di scorgere le loro case dal mare, oppure scendere a terra e sentirne l’odore: le reti e le sedie impagliate vengono ancora lasciate lungo tutto il porticciolo!